TaxiHack (www.taxihack.it),
la prima maratona di programmazione dedicata all’innovazione del servizio taxi, organizzata
da IT Taxi, l’app di URI - Unione dei Radiotaxi Italiani, in collaborazione con Codemotion, si è conclusa con la vittoria
di BITTAXI (www.bittaxi.it),
l’app che permette di pagare il taxi in bitcoin e che sarà presto integrata su IT Taxi.
Quella di Unione Radiotaxi d’Italia sarà così la 1° app per prenotare i taxi ad accettare la criptovaluta, aprendo una nuova strada verso l’innovazione del servizio.
L’hackathon di 48 ore si è tenuto a Roma, presso la Sala Multimediale della Cooperativa Radiotaxi 3570,
e ha coinvolto i migliori sviluppatori, designer e maker con l’obiettivo di reinventare il taxi del futuro, lavorando direttamente sull’app
IT Taxi e su due dei 12mila mezzi della sua flotta, attiva in oltre 40 città italiane.
Un evento importante che conferma il ruolo di 3570 e URI tra i maggiori innovatori del settore taxi a livello internazionale:
l’iniziativa porterà presto alla creazione di un centro tecnologico di ricerca e sviluppo, in cui verranno coinvolti i migliori
sviluppatori intervenuti, per applicare al servizio taxi le idee più innovative e utili a tassisti ed utenti.
Il secondo premio è stato assegnato a TAXISHARE, l’app per calcolare in anticipo il
prezzo della corsa e condividerla con altri passeggeri. Terzo classificato TTTEAM – Tariffe Trasparenti,
il servizio sviluppato da 2 developer e un tassista che garantisce la tariffa più bassa sul mercato e permette ai clienti di pagare in anticipo la corsa
a un prezzo fisso, basandosi su una media stabilita sulla base della tariffa massima e minima imposta per legge.
Il Premio Speciale Hack’a’taxi, offerto da Roma Makers è stato vinto dal team Domocar, che ha realizzato su Android e Arduino un
sistema di entertainment per taxi, profilato sui passeggeri. Sui sedili posteriori Domocar permette di creare un “salotto” con
illuminazione a led e diversi tipi di servizi accessibili da uno schermo, targettizzati su diverse tipologie di passeggero (dal
turista, al businessman, dai bambini ai disabili, fino ai giovani di ritorno dalla discoteca che sempre più spesso non usano la
propria auto per muoversi alla sera). L’idea è nata da un dato interessante: almeno il 20-30% delle corse in grandi città dura
almeno mezz’ora e il taxi può diventare uno spazio di intrattenimento, con potenziale a livello pubblicitario.
Il team di Roma Makers ha anche sviluppato, fuori concorso, un progetto per favorire il taxisharing e una fruizione più social
delle auto bianche: con una semplice applicazione con tecnologia Arduino si può far twittare il taxi ogni volta che un utente si
siede sul sedile dotato di tessuti smart con sensori. In questo modo, a un livello successivo, sarà possibile sapere quanti posti
disponibili restano sull’auto e permettere ad altri utenti di aggiungersi alla corsa.
Per la realizzazione dei migliori progetti dedicati alla sfida “Disabilities”, hanno ricevuto il Premio Speciale Village for all V4A
i team di BITTAXI e AudioTaxi, che hanno creato funzionalità e app per permettere ai non vedenti di prenotare il taxi senza bisogno
di interazione manuale con lo smartphone, ma attarverso la sintesi vocale. I vincitori trascorreranno un weekend proprio in due
strutture “accessibili” certificate da V4A: Holiday Village Florenz, sulla riviera romagnola e Union Lido, a due passi da Venezia.
Gli 11 progetti prodotti durante la 48 ore di coding sono stati giudicati dalla giuria composta da esperti della scena digital e del
settore dei trasporti, tra cui Loreno Bittarelli, Presidente di URI e della Cooperativa Radiotaxi 3570, Arcangelo Rociola, giornalista
di StartupItalia!, Andrea Ferlito, CTO di Codemotion, Guido Baroncini Turricchia, co-founder e project manager di CoinCapital, Alessandro
Ranellucci, Co-curatore dei contenuti della MakerFaire Rome, Simone Lini, CEO di Waynaut, Carlo Maria Medaglia, Presidente e AD dell’Agenzia
della Mobilità di Roma Capitale.
“TaxiHack ha prodotto idee e progetti incredibili, che troveranno presto applicazione su IT Taxi e dimostrano come il servizio, pur
mantenendo i suoi imprescindibili requisiti di legalità, a tutela dell’utente finale, possa rinnovarsi continuamente per rispondere
ai bisogni di mobilità delle nuove generazioni”, ha concluso Loreno Bittarelli.